12 Mesi di Birdwatching Nella zps "beigua - Turchino"
Lega Italiana Protezione Uccelli - Sezione di Genova

Lipu Genova birdwatching migrazione uccelli rapaci biancone falco pecchiaiolo | LIPU | 12 Mesi di Birdwatching Nella zps "beigua - Turchino"

12 Mesi di Birdwatching Nella zps "beigua - Turchino"

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12 Mesi di Birdwatching Nella zps "beigua - Turchino"

 

DODICI MESI DI BIRDWATCHING NELLA ZPS "BEIGUA-TURCHINO"

Gennaio: le temperature rigide dei settori montani portano molti uccelli svernanti a privilegiare i fondovalle della fascia costiera, specialmente le radure e le zone prative in generale oltre agli gli arbusteti, grazie alle ottime condizioni trofiche e climatiche: vi si osservano densità localmente anche molto elevate di specie insettivore quali merli, pettirossi, capinere, luì piccoli, regoli, scriccioli, tordi, storni, ecc...


Febbraio: attorno alla metà del mese si cominciano ad apprezzare movimenti migratori di colombacci e storni, rondini montane, e sporadiche albanelle reali. Si ha l'inizio dell'attività riproduttiva per rapaci notturni e alcuni diurni, oltre che per altre specie sedentarie, nidificanti precoci di norma legati agli ambienti boschivi.


Marzo: nella prima decade di marzo, s’intensifica il passaggio dei Passeriformi fino a raggiungere un picco nella terza (turdidi, ma anche Paridi e varie specie di Fringillidi), mentre in quella successiva si registrano di norma le massime concentrazioni di Biancone in migrazione che qui trova il principale punto di passaggio in Italia. La terza decade vede un marcato incremento delle presenze di Falco di palude e del Nibbio bruno; si consolida il transito degli Irundinidi, mentre quello dei colombacci fa registrare giornate ancora notevoli. Upupe e torcicolli fanno scalo nei coltivi della zona. Inizio dell’attività riproduttiva anche per certe specie di  Passeriformi.


Aprile: i falchi di palude esibiscono il periodo di massimo passaggio nella prima decade d’aprile. Nella seconda decade del mese, a fronte di un relativo, apparente calo nella migrazione visibile dei rapaci, si notano molti Passeriformi transahariani in sosta: prevalgono Motacillidi, Muscicapidi, piccoli Turdidi e Silvidi; Rondini e Balestrucci sono regolari e molto numerosi, ma particolarmente abbondanti sono i Rondoni. Nella terza, quella forse più significativa da un punto di vista quali-quantitativo in Liguria, è massiccia la presenza dei Passeriformi e gruppi affini in transito o in sosta, con tortore selvatiche, rigogoli e i primi arrivi consistenti di gruccioni. Tra i rapaci, con i primi isolati falchi pecchiaioli, aumenta l’incidenza dei falchi propriamente detti (Falco sp.): gheppi, falchi cuculi, lodolai e occasionali grillai. Cicogne bianche e nere evidenziano un passaggio molto diluito nel corso della stagione. Nidificazioni già in atto per molti uccelli degli ambienti forestali e di macchia, ma anche nelle praterie montane, con molte delle specie estive ormai arrivate e subito impegnate nelle prime attività riproduttive. Alla fine del mese alcune specie di uccelli hanno già portato a termine la prima covata.


Maggio: nella prima decade, ci possono essere ancora giornate di migrazione significative per molte delle specie sopra citate, e il transito dei falchi pecchiaioli inizia a crescere in modo progressivo. I gruccioni presentano il periodo di massimo passaggio tra il 5 e il 10 del mese, insieme a migratori tardivi come l’Averla piccola, la Tortora, il Pigliamosche e i canapini. Nella seconda decade, si ha il picco nella migrazione del Falco pecchiaiolo e tra gli altri rapaci si osservano ancora nibbi bruni, falchi di palude, falchi cuculi e lodolai. Nella terza, si assiste ad una marcata diminuzione della migrazione visibile dei rapaci: oltre a possibili “code” nel passaggio del Pecchiaiolo, solo qualche giovane di Nibbio bruno e Falco di palude s’avvista ancora fin verso il 25. Praticamente tutte le specie che si riproducono sono intente a nidificare.


Giugno: la prima decade di giugno segna la fine vera e propria della migrazione prenuziale, anche se individui tardivi di certe specie si osservano occasionalmente oltre il 10. E’ il mese della piena nidificazione, specialmente alle quote medie ed alte. Alcuni uccelli iniziano a ridurre la propria attività canora.


Luglio-Agosto:  i giovani di molte specie si sono involati e la loro presenza si nota sul territorio, ma già dalla seconda metà del mese di Luglio l’attività canora si riduce drasticamente in quantità, al punto che ad Agosto i boschi sono una sorta di deserto sonoro per quanto riguarda le manifestazioni canore. Ad Agosto, la migrazione post-riproduttiva è segnalata tra i rapaci diurni da isolati individui di Nibbio bruno, ma il fenomeno si accentua dopo il 20, con movimenti già apprezzabili di falchi pecchiaioli, Irundinidi e con i primi Passeriformi migratori a lungo raggio.


Settembre: i primi giorni di settembre rappresentano l'avvio del periodo migliore per la migrazione autunnale, che si distribuisce tra il 12 e il 25 del mese, quantomeno per falchi pecchiaioli e bianconi che s’avvicendano temporalmente in modo graduale, seguiti verso la fine dal Falco di palude. Rare le cicogne bianche e le nere. Balestrucci, balie nere, codirossi, silvidi vari si notano sul territorio con presenze diffuse lungo l’intero arco del mese.


Ottobre: in ottobre ha luogo un’intensa migrazione di Fringillidi e Turdidi, tra i quali spiccatamente il Pettirosso, oltre che per colombacci e storni, con passaggi cospicui tra il 5 e il 15 del mese. Tra i rapaci, s’osserva qualche individuo di Aquila minore e Albanella reale.


Novembre: sono possibili nei primissimi giorni del mese code tardive nel passo di molte specie con picco migratorio ad ottobre, successivamente i flussi visibili calano drasticamente. Sul territorio sono osservabili in genere dopo il 20 del mese le prime presenze di individui appartenenti a specie che, con avvicendamenti e nuovi arrivi, trascorreranno l’inverno sul territorio.


Dicembre: nelle alte vallate, sui versanti esposti a settentrione e sui crinali spazzati dal vento gelido, sono poche e scarsamente rappresentate le specie di uccelli: tra queste le più notevoli negli ambienti rocciosi sono il Picchio muraiolo e il Sordone. Dal lato meridionale dello spartiacque, a quote inferiori, e lungo la fascia costiera s’incontrano, al contrario, molti Passeriformi svernanti.

(testi di Luca Baghino, tratti dalla pubblicazione Guida al birdwatching nel Parco del Beigua e nella ZPS "Beigua-Turchino", Parco del Beigua-LIPU-Regione Liguria, Savona, 2005)

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