Domenica 14 aprile, in compagnia di alcuni amici e soci della LIPU, altri del CAI, siamo andati all’Oasi della Madonnina, vicino a S.Albano Stura (CN).
Sorvolando sul percorso e sul fatto che ci siamo persi nell’avvicinamento all’Oasi, dobbiamo ammettere che ne è valsa proprio la pena.
L’Oasi è un grande spazio allagato ricavato da una cava dismessa: adesso è diventata una zona umida dove trova rifugio un’avifauna diversificata.
Girando intorno agli specchi d’acqua e osservando attentamente e in silenzio dai capanni, abbiamo visto numerosi uccelli: la Moretta, lo Svasso maggiore, la Folaga, la Volpoca, il Germano reale, la Gallinella d’acqua e la Pavoncella. Da un' altana abbiamo visto anche l’Airone rosso, l’Airone bianco maggiore, gabbiani comuni, cormorani e tanti nidi di Pendolino.
Però quelli che ci hanno appassionato di più, perché apparivano brevemente e subito si immergevano, sono stati i tuffetti.
Anche la Sterna comune con i suoi voli a pelo d’acqua, eleganti e lievi, ha catturato la nostra attenzione. Al centro della vasca c’erano delle cassette galleggianti posizionate per consentire la nidificazione e la cova delle uova e alcune erano già state occupate dai cavalieri d’Italia.
Tra le fronde degli alberi abbiamo visto la Cinciarella, la Capinera, la Cornacchia grigia, il Codibugnolo, il Rondone comune e il Rondone maggiore, mentre nelle ore più calde si sono presentati la Poiana, il Lodolaio, il Nibbio bruno e il Falco di palude.
Su una riva è apparsa anche una Nutria guardata, con molto sospetto, da una femmina di Germano reale.
Alla fine lo spettacolo della Natura è stato così avvincente che abbiamo scordato il pranzo e ripiegato solo a pomeriggio inoltrato su una abbondante merenda sul prato.
Ci siamo però talmente divertiti che abbiamo deciso di replicare andando, nei prossimi giorni, a Racconigi al “Centro Cicogne e Anatidi”.
Aidi e Anna