PETIZIONE - Fermiamo la liberalizzazione della caccia
Lega Italiana Protezione Uccelli - Sezione di Genova

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PETIZIONE - Fermiamo la liberalizzazione della caccia
Chiediamo il ritiro della proposta di legge Bruzzone

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PETIZIONE - Fermiamo la liberalizzazione della caccia
Chiediamo il ritiro della proposta di legge Bruzzone

 

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E’ online da oggi sul sito della LIPU nazionale la petizione "Lasciamoli volare in pace!" per contrastare la proposta di legge in discussione al Parlamento che intende liberalizzare la caccia nel nostro Paese. Presentata dall’onorevole Francesco Bruzzone alla Camera dei deputati, è un gravissimo attacco alla natura e agli uccelli selvatici, prevedendo, tra le altre cose, anche l’allungamento della stagione venatoria oltre i limiti attuali, mettendo così a rischio gli uccelli migratori, impegnati già da gennaio nel viaggio verso i luoghi di riproduzione. In questa fase, infatti, la Direttiva Uccelli prevede il divieto assoluto di caccia.

Sono molti i motivi che hanno spinto la LIPU a lanciare la petizione (disponibile sul sito www.lipu.it alla pagina petizioni.lipu.it) contro la proposta dell’onorevole Bruzzone: oltre all’eliminazione del limite di chiusura della stagione venatoria, si prevede di creare Istituti regionali sulla caccia, che sostituirebbero i pareri dell’Ispra, un fatto grave che porterà a calendari ancora più permissivi degli attuali; inoltre, la possibilità di cacciare sette giorni su sette, che elimina il limite settimanale dei tre giorni e delle due giornate di silenzio venatorio. Ancora, un punto cruciale della proposta Bruzzone è l’emanazione con legge del calendario venatorio di durata quinquennale che impedirebbe il ricorso ai tribunali amministrativi in caso di contenuti non legittimi; e poi, l’esclusione degli uccelli che vengono utilizzati come richiami vivi dalle tutele di legge, che significa legalizzare la cattura illegale di uccelli in natura, pratica anch’essa vietata dalla direttiva comunitaria.

Questa proposta di legge aggraverebbe la già difficile situazione dell’Italia nei confronti dell’Unione europea in materia di caccia e per la quale il nostro Paese ha già subìto varie condanne e procedure d’infrazione. Ma, soprattutto, avrebbe un impatto molto negativo sulla conservazione della natura e una recrudescenza del bracconaggio che ha provocato ogni anno la morte di un numero elevatissimo di animali protetti uccisi con metodi illegali.

Le firme raccolte verranno inviate a Governo e Parlamento con la richiesta di ritirare la suddetta proposta di legge  e di realizzare, invece, azioni concrete per la tutela degli uccelli selvatici e della natura, anche in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione.

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16 febbraio 2024
 

 

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